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La Fondazione Domenico Giamboni trae la sua origine per lascito testamentario pubblicato il 7 aprile 1880 del benemerito fondatore Domenico Giamboni, medico del luogo, che disponeva della sua sostanza, allo scopo venisse eretto un ospitale a beneficio dei poveri vecchi ed ammalati della parrocchia di Edolo – Mù.
Con Regio Decreto del 15 marzo 1883 fu eretto in Ente Morale con la denominazione “FONDAZIONE DOMENICO GIAMBONI”. Fecero seguito i lasciti Calvi, Folonari, Serini allo scopo di concorrere alla costruzione di un ospedale per gli abitanti dei comuni del mandamento di Edolo e la costituzione in Edolo di un ricovero dei vecchi.
L’attività ebbe inizio nell’anno 1889 organizzata in due corpi morali, ospedale e ricovero, distinti fra loro e con bilanci separati ma amministrati da un unico Consiglio.
Nella metà degli anni sessanta, sotto la presidenza Morino, l’Ente ha realizzato la costruzione del nuovo ospedale di zona che risulta ancora funzionante.
Con l’entrata in vigore della Legge n. 132 del 12/02/1968 che separava l’assistenza dalla sanità avvenne la definitiva divisione dell’ente ospedale dal ricovero.
L’Ente veniva dotato di un nuovo statuto approvato con decreto del Presidente della Regione Lombardia n. 506 del 15/07/1976 e riconosciuto con la denominazione di “CASA SOGGIORNO ANZIANI FONDAZIONE DOMENICO GIAMBONI” soggetto alla disciplina di cui alla Legge 17 luglio 1890 n. 3972.
Dagli anni ottanta ad oggi, per effetto della legislazione regionale, in attuazione del piano Socio Assistenziale della Regione Lombardia, la struttura ha subito una continua e importante trasformazione da ricovero a residenza per anziani, idonea a fornire servizi qualificati ed efficienti, grazie anche al generoso aiuto di molte persone fra cui è doveroso ricordare i lasciti delle sorelle Gulberti e Morino.
Oggi alla luce della nuova situazione legislativa nazionale e regionale L. n. 328 del 8 novembre 2000, D.Lgs. n. 207 del 4 maggio 2001 e L.R. n. 1 del 13 febbraio 2003, l’Ente decide per deliberazione del Consiglio di Amministrazione di trasformare la sua natura giuridica da I.P.A.B a Fondazione di diritto privato senza scopo di lucro in ossequio alla volontà dei fondatori, mantenendo per quanto possibile le originarie finalità e dandosi un nuovo statuto